
Cos'è la Tiroidectomia
Cos'è la Tiroidectomia
La Tiroidectomia è un intervento chirurgico che comporta la rimozione parziale (lobectomia) o totale della ghiandola tiroide. La ghiandola tiroide è una piccola ghiandola a forma di farfalla situata nella parte anteriore del collo, appena sotto l'area conosciuta come pomo d'Adamo o "nodo di Giuda".
Ci sono diverse ragioni per cui potrebbe essere necessaria una tiroidectomia.
Alcuni dei motivi comuni includono:
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Cancro alla tiroide: Se viene diagnosticato un tumore maligno alla tiroide, può essere necessario rimuovere la ghiandola o parte di essa per trattare il cancro.
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Noduli tiroidei sospetti: Se vengono rilevati noduli sospetti nella tiroide, il medico potrebbe raccomandare una tiroidectomia per valutarne la natura (se sono benigni o maligni).
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Iperfunzione tiroidea: Se la tiroide produce troppa quantità di ormoni tiroidei (condizione chiamata ipertiroidismo), può essere necessario rimuovere parte o tutto l'organo per normalizzare la produzione degli ormoni.
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Ipofunzione tiroidea: Se la tiroide produce insufficienti quantità di ormoni tiroidei (condizione chiamata ipotiroidismo) o se ci sono gozzi tiroidei che causano problemi respiratori o difficoltà nella deglutizione, la tiroidectomia può essere una soluzione.

A cosa serve l'intervento tiroidectomia
A cosa serve l'intervento tiroidectomia
L'intervento di Tiroidectomia può servire per diverse ragioni, a seconda della condizione del paziente. Ecco alcune delle principali indicazioni per una tiroidectomia:
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Cancro alla tiroide: Se viene diagnosticato un tumore maligno alla tiroide, la tiroidectomia può essere necessaria per rimuovere il tumore. A seconda delle dimensioni del tumore e del suo stadio, può essere necessaria la rimozione parziale della tiroide (emitiroidectomia) o la rimozione completa (tiroidectomia totale).
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Noduli tiroidei sospetti: Se vengono rilevati noduli nella tiroide e ci sono preoccupazioni riguardo alla loro natura (se sono benigni o maligni), la tiroidectomia può essere raccomandata per effettuare una biopsia o per rimuovere i noduli sospetti per analisi più approfondite.
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Iperfunzione tiroidea (ipertiroidismo): Se la tiroide è iperattiva e produce eccessivamente gli ormoni tiroidei, causando ipertiroidismo, può essere necessario rimuovere parte o tutto l'organo per normalizzare la produzione degli ormoni e alleviare i sintomi.
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Ipofunzione tiroidea (ipotiroidismo): Se la tiroide è ipoattiva e non produce sufficienti quantità di ormoni tiroidei, causando ipotiroidismo, la tiroidectomia può essere eseguita come parte di un trattamento per affrontare la condizione. In questo caso, il paziente dovrà assumere farmaci sostitutivi degli ormoni tiroidei dopo l'intervento.
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Gozzo tiroideo: Se la tiroide è ingrossata in modo significativo e causa sintomi come difficoltà nella respirazione o nella deglutizione, la tiroidectomia può essere considerata per rimuovere parte o tutta la ghiandola e risolvere i sintomi.

Come si svolge l'intervento tiroidectomia
Come si svolge l'intervento tiroidectomia
L'intervento di Tiroidectomia può essere eseguito utilizzando diverse tecniche chirurgiche a seconda delle circostanze specifiche e delle preferenze del chirurgo. Di seguito viene descritta una procedura generale per una tiroidectomia totale:
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Preparazione del paziente: Il paziente viene posizionato in anestesia generale, il che significa che sarà completamente addormentato durante l'intervento. Viene quindi preparato chirurgicamente, con il collo pulito e sterilizzato.
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Incisione: Il chirurgo fa un'incisione nel collo, solitamente lungo una piega naturale per ridurre al minimo la visibilità della cicatrice. L'incisione può essere orizzontale o verticale, a seconda delle circostanze.
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Identificazione e esposizione della tiroide: Il chirurgo individua e isola la ghiandola tiroidea e i suoi vasi sanguigni circostanti.
Vengono utilizzati strumenti chirurgici dotati di energia avanzata ( ad ultrasuoni e/o radiofrequenza) per separare la tiroide dai tessuti circostanti e esporla completamente. -
Rimozione della tiroide: A questo punto, il chirurgo procede alla rimozione della tiroide. A seconda della ragione per l'intervento, può essere eseguita una rimozione parziale (emitiroidectomia) o la rimozione completa della ghiandola (tiroidectomia totale).
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Controllo dei vasi sanguigni: Durante la rimozione della tiroide, il chirurgo deve prestare attenzione ai vasi sanguigni circostanti per evitare sanguinamenti e garantire un controllo adeguato. Se necessario, possono essere legati o cauterizzati per fermare eventuali sanguinamenti.
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Chiusura dell'incisione: Dopo aver completato la rimozione della tiroide, il chirurgo chiude l'incisione nel collo con punti di sutura o graffe chirurgiche. Possono essere utilizzati materiali che si dissolvono nel tempo o che richiedono la rimozione successiva, a seconda della preferenza del chirurgo.
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Monitoraggio post-operatorio: Dopo l'intervento, il paziente viene trasferito in una sala di ripresa per monitorare il suo recupero. La durata della degenza in ospedale può variare a seconda delle circostanze, ma di solito è di alcuni giorni.

Quanto dura l'intervento tiroidectomia
Quanto dura l'intervento tiroidectomia
La durata di un intervento di Tiroidectomia può variare a seconda di diversi fattori, tra cui l'estensione dell'intervento e la complessità del caso. In generale, la durata può variare da 1 a 3 ore.
Se l'intervento consiste nella rimozione parziale della tiroide (emitiroidectomia), può richiedere meno tempo rispetto a una tiroidectomia totale, in cui viene rimossa l'intera ghiandola tiroidea.
Altri fattori che possono influire sulla durata dell'intervento includono la presenza di complicanze, la dimensione della tiroide, la presenza di noduli o tumori, e la competenza e l'esperienza del chirurgo.
È importante tenere presente che la durata specifica dell'intervento verrà valutata e comunicata dal chirurgo prima dell'operazione, in base alla situazione individuale del paziente.

Come prepararsi all'intervento tiroidectomia
Prima di un intervento di Tiroidectomia, è importante seguire le istruzioni del medico e del team chirurgico per una preparazione adeguata. Ecco alcuni consigli generali che possono essere utili:
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Consultazione con il chirurgo: Prima dell'intervento, avrai una consultazione con il chirurgo. È il momento per fare tutte le domande e discutere qualsiasi preoccupazione riguardo all'intervento. Chiedi informazioni sulle procedure, sui rischi e sui risultati attesi.
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Esami pre-operatori: Potrebbe essere necessario sottoporsi a esami pre-operatori, come analisi del sangue, elettrocardiogramma (ECG) e una visita pre-anestesiologica. Questi esami sono finalizzati a valutare la tua salute generale e assicurarsi che tu sia pronto per l'intervento.
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Sospensione di farmaci: Segui le istruzioni del medico riguardo ai farmaci che devono essere sospesi prima dell'intervento. Alcuni farmaci, come gli anticoagulanti, potrebbero richiedere una sospensione temporanea per ridurre il rischio di sanguinamento durante l'intervento.
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Informa il medico sulle tue condizioni di salute: Comunica al tuo medico se hai altre condizioni di salute o se stai assumendo altri farmaci. È importante che il chirurgo sia a conoscenza di qualsiasi condizione medica o farmaci che potrebbero influenzare l'intervento o la tua guarigione.
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Digiuno: Segui le istruzioni del medico riguardo all'orario in cui devi smettere di mangiare e bere prima dell'intervento. Di solito, è necessario digiunare per almeno 8 ore prima dell'intervento per ridurre il rischio di aspirazione durante l'anestesia.
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Preparazione a casa: Prima dell'intervento, assicurati di preparare il necessario per il tuo ritorno a casa. Organizza un accompagnatore per il giorno dell'intervento e assicurati di avere a disposizione cibo leggero e confortevole a casa per il periodo di recupero.
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Chiedi supporto emotivo: Affrontare un intervento chirurgico può essere emotivamente impegnativo. Cerca il sostegno dei tuoi cari o considera di parlare con un consulente o uno psicologo per affrontare eventuali preoccupazioni o ansie legate all'intervento.
Come prepararsi all'intervento tiroidectomia

Complicanze
Complicanze all'intervento di tiroidectomia
Complicanze possibili dell'intervento chirurgico alla tiroide includono:
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Lesione temporanea o, più raramente, permanente dei nervi laringei inferiori che innervano le corde vocali, causando alterazioni della voce. Questo si verifica in circa il 4% dei casi, con il 2% delle lesioni temporanee che si risolvono entro un anno e l'1-2% delle lesioni permanenti. In alcuni casi di danni bilaterali ai nervi laringei, possono verificarsi difficoltà respiratorie che richiedono temporaneamente una tracheostomia.
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Lesione del nervo laringeo superiore, che può causare disfonia e difficoltà nella deglutizione. Questa complicanza è solitamente transitoria.
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Modificazioni della voce legate a fenomeni cicatriziali e aderenziali post-chirurgici tra la muscolatura del collo e la laringe, anche senza lesioni nervose o paralisi delle corde vocali.
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Lesione temporanea o, più raramente, permanente delle ghiandole paratiroidi, che può causare alterazioni nel livello di calcio e fosforo nel sangue. Questa condizione può causare sintomi come formicolio intorno alle labbra e alle estremità degli arti, nonché crampi muscolari. È possibile trattare questa complicanza con farmaci integratori di calcio nel periodo post-operatorio.
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Emorragie intra e post-operatorie, che possono formare un ematoma nel collo e, se di grandi dimensioni, possono comprimere la laringe e la trachea, causando difficoltà respiratorie e richiedendo un intervento chirurgico aggiuntivo.
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Sieromi (raccolte di siero) e linforragie (fuoriuscita di linfa) nella regione cervicale (collo).
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Infezione della ferita chirurgica, che di solito può essere controllata con terapia antibiotica, e flemmone cervicale (infezione diffusa nel collo).
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Cicatrizzazione eccessiva della cute (cheloide), che può verificarsi a causa di una predisposizione congenita o di una reazione anomala all'esposizione ai raggi solari.
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Dolore nel collo e nella nuca a causa della posizione operativa (iper-estensione del collo). Il dolore può essere gestito con farmaci analgesici o fisioterapia.
Complicanze molto rare includono pneumotorace, pneumomediastino ed enfisema cervico-mediastinico, lesioni vascolari come rottura di arterie o vene nel collo o nel mediastino, e lesione del dotto toracico che può portare alla formazione di una "fistola chilosa". È importante notare che, nonostante l'intervento chirurgico venga eseguito correttamente, queste complicanze possono verificarsi per diverse cause indipendenti dal trattamento chirurgico stesso, come esposizione chirurgica dei nervi, cicatrici, temperature estreme o sofferenza vascolare. Il chirurgo dovrebbe averti informato adeguatamente sull'incidenza di queste.

Consigli pratici post-intervento di tiroidectomia
Consigli pratici post-intervento di tiroidectomia
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In caso di tiroidectomia parziale, è consigliato assumere un'adeguata dose di ormone tiroideo e monitorare la funzione tiroidea per prevenire complicazioni come l'ipertrofia del residuo, la formazione di noduli o un gozzo recidivo.
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In caso di tiroidectomia totale, è necessario assumere l'ormone tiroideo alla dose adeguata e controllare regolarmente la funzionalità tiroidea tramite esami ematochimici.
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La compressa di L-tiroxina deve essere assunta al mattino a digiuno, e il dosaggio dell'ormone deve essere controllato periodicamente tramite esami ematochimici prescritti dall'endocrinologo.
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Le donne in età fertile possono rimanere incinte e allattare, ma devono continuare la terapia ormonale sostitutiva in modo regolare per tutta la vita.
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Se il paziente dimentica di assumere la compressa di L-tiroxina per uno o più giorni, non ci saranno conseguenze, e non è necessario modificare il dosaggio giornaliero per compensare le dosi mancate.
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Durante un'eventuale carenza di ormone tiroideo, accumulate nel corpo umano, il paziente potrebbe sperimentare sintomi di carenza ormonale come affaticamento, stanchezza e sonnolenza.
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La cicatrice chirurgica richiede circa tre mesi per guarire completamente, anche dal punto di vista estetico. Nel periodo successivo all'intervento, potrebbero verificarsi disturbi temporanei alla deglutizione e modificazioni della voce, che in genere regrediscono nel corso di alcuni mesi.
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L'ipocalcemia (bassi livelli di calcio nel sangue) può verificarsi nel periodo post-operatorio precoce. È importante assumere correttamente la dose di calcio e/o vitamina D prescritta e monitorare i livelli di calcemia. In caso di sintomi persistenti, è consigliabile consultare il medico.
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Dopo l'intervento, il paziente può muovere liberamente il collo e generalmente può riprendere le normali attività lavorative e quotidiane. Tuttavia, è consigliabile evitare sforzi fisici che potrebbero aumentare la pressione sanguigna e causare sanguinamento per almeno 21 giorni dopo l'operazione.