Cos'è la Paratiroidectomia
Cos'è la Paratiroidectomia
La paratiroidectomia è una procedura chirurgica in cui vengono rimosse una o più paratiroidi, piccole ghiandole endocrine situate nel collo, dietro o accanto alla tiroide; queste sono responsabili della produzione dell'ormone paratiroideo (PTH), che regola i livelli di calcio e fosforo nel sangue.La paratiroidectomia viene solitamente eseguita per trattare l'iperparatiroidismo, una condizione in cui le ghiandole producono un eccesso di PTH. Ciò può portare a livelli elevati di calcio nel sangue, che possono causare diversi sintomi, tra cui: stanchezza, debolezza muscolare, aumento della sete e della minzione, dolori ossei, calcoli renali e problemi gastrointestinali. Se non trattato può portare a complicanze come osteoporosi, danni renali e disturbi cardiovascolari.
La paratiroidectomia mira a rimuovere la o le ghiandole paratiroidi patologiche al fine di riportare i livelli di calcio nel sangue a livelli normali.
L'iperparatiroidismo primario è una delle principali condizioni che possono richiedere una paratiroidectomia insieme all'iperparatiroidismo secondario (causato da altre patologie), i tumori paratiroidei e l'iperplasia paratiroidea.

Come si svolge l'intervento
Come si svolge l'intevento
L'intervento di paratiroidectomia può essere eseguito utilizzando diversi approcci chirurgici secondo i casi clinici e/o le preferenze dell’operatore.
La durata di un intervento può variare a seconda di diversi fattori, solitamente da 30 a 60 minuti.
In alcuni casi può essere necessario eseguire una localizzazione preoperatoria mediante radiocolloide (radiofarmaco) che consentirà, durante l’intervento, di individuare con precisione le ghiandole paratiroidi interessate dalla patologia.
La sicurezza del paziente, l'accuratezza nella rimozione delle ghiandole paratiroidi coinvolte e la gestione delle possibili complicanze sono aspetti prioritari.
Pertanto, il chirurgo prenderà il tempo necessario per garantire un intervento efficace e sicuro.
Di seguito viene descritta una procedura di paratiroidectomia totale:

Preparazione del paziente: il paziente, digiuno da almeno 8 ore (inclusi liquidi chiari - acqua), in anestesia generale (completamente addormentato e intubato durante l'intervento) viene preparato e posizionato sul letto operatorio con il collo iperesteso.

Incisione: il chirurgo effettua una microincisione nella regione anteriore del collo, possibilmente lungo una piega cutanea naturale per ridurre al minimo la visibilità della cicatrice.

Identificazione e asportazione della paratiroide (con o senza sonda, a seconda dell’utilizzo o meno del radiocolloide): Una volta effettuata l'incisione, il chirurgo individua la ghiandola e la asporta mediante strumenti chirurgici (ad ultrasuoni e/o radiofrequenze). Durante l’esecuzione della procedura si individua e rispetta il nervo ricorrente mediante l’ausilio di neuro monitoraggio intraoperatorio. Circa 15 minuti dopo asportazione della ghiandola si effettua un prelievo di sangue per dosare il PTH, la cui riduzione significativa consente di valutare la completezza della resezione.

Controllo dell’emostasi (del possibile sanguinamento): Un’ accurata revisione della cavità chirurgica, mediante utilizzo di strumenti che riducono la diffusione del calore, minimizzando il rischio di danneggiare tessuti circostanti, e l’eventuale posizionamento di dispositivi emostatici, consente di ridurre il rischio di emorragia peri e postoperatoria. Potrebbe inoltre essere posizionato un drenaggio nella loggia chirurgica che verrà rimosso dopo circa 24 ore.

Sutura cutanea: Il chirurgo effettua la chiusura dell'incisione cutanea mediante punti con elevato risultato estetico.

Monitoraggio post-operatorio: Conclusa la procedura, il paziente viene condotto in sala risveglio per il monitoraggio post-operatorio della durata di almeno di un’ora. Successivamente sarà trasferito nel reparto di degenza. Il personale sanitario controllerà i parametri vitali e le condizioni locali e generali del paziente. In prima giornata postoperatoria saranno anche effettuati controlli del PTH e del calcio nel sangue.

Degenza: Ha una durata di circa 2 giorni.

Possibili complicanze
Possibili complicanze
Le possibili complicanze dell'intervento chirurgico di paratiroidectomia includono:

Lesione temporanea o, più raramente, permanente del nervo laringeo inferiore che innerva le corde vocali, causando alterazioni della voce.

Emorragia intra e post-operatoria, con possibile formazione di ematoma nel collo che potrebbe richiedere un ulteriore intervento chirurgico.

Modificazioni della voce legate a fenomeni cicatriziali post-chirurgici.

Sieromi (raccolte di siero) e linforragie (fuoriuscita di linfa) nella regione cervicale (collo).

Dolore al collo e alla nuca a causa della posizione operatoria (iperestensione del collo). Il dolore può essere gestito con farmaci analgesici e/o fisioterapia.

Infezione della ferita chirurgica, controllata con terapia antibiotica.

Cicatrizzazione esuberante della cute (cheloide), che può verificarsi a causa di una predisposizione congenita o di una reazione all'esposizione ai raggi solari.

Consigli pratici post-intervento di paratiroidectomia
Consigli pratici post-intervento di paratiroidectomia
Dopo un intervento di paratiroidectomia è importante seguire alcune indicazioni per favorire la guarigione ed il recupero.

Riposo e recupero: Dopo l'intervento, il paziente può muovere liberamente il collo e generalmente può riprendere le normali attività lavorative e quotidiane. Tuttavia, è consigliabile evitare sforzi fisici, che potrebbero aumentare la pressione sanguigna e causare sanguinamento, per almeno 21 giorni dopo l’operazione.

Controllo del dolore: È normale sperimentare un certo grado di dolore o disagio dopo l'intervento. Se necessario il chirurgo prescriverà farmaci per il controllo del dolore. Informa il medico se il dolore diventa eccessivo o se noti effetti collaterali.

Nel periodo successivo all'intervento, potrebbero verificarsi disturbi temporanei alla deglutizione e modificazioni della voce, che in genere regrediscono nel corso di alcuni mesi.

La cicatrice chirurgica può richiedere fino a sei mesi per guarire completamente, anche dal punto di vista estetico. È consigliato evitare esposizione a raggi solari diretti sulla cicatrice per alcuni mesi dopo l’intervento.

E’ importante monitorare i valori del calcio e del PTH che potrebbero richiedere tempo per rientrare nei limiti della normalità: lo specialista endocrinologo fornirà le corrette indicazioni e/o terapie.

Comunicare con il proprio medico: Durante la fase di recupero non esitare a contattare il chirurgo o il personale sanitario. È importante comunicare tempestivamente qualsiasi problema o sintomo che si manifesti durante il recupero.
Ricorda, queste sono linee guida generali che potrebbero variare in base al singolo caso.
