Cos'è la Tiroidectomia
Cos'è la Tiroidectomia
La Tiroidectomia è un intervento chirurgico che comporta l’asportazione parziale (lobo-istmectomia) o totale della tiroide, ghiandola a forma di farfalla situata nella regione anteriore del collo. Varie sono le patologie per cui potrebbe essere indicato l’intervento:

Cancro alla tiroide: Se viene diagnosticato un tumore maligno alla tiroide, la tiroidectomia può essere necessaria per rimuovere il tumore. A seconda delle dimensioni del tumore e del suo stadio, può essere necessaria la rimozione parziale della tiroide (emitiroidectomia) o la rimozione completa (tiroidectomia totale).

Noduli tiroidei sospetti: Se vengono rilevati noduli nella tiroide e ci sono preoccupazioni riguardo alla loro natura (se sono benigni o maligni), la tiroidectomia può essere raccomandata per effettuare una biopsia o per rimuovere i noduli sospetti per analisi più approfondite.

Iperfunzione tiroidea: Se la tiroide è iperattiva e produce eccessivamente gli ormoni tiroidei, causando ipertiroidismo, può essere necessario rimuovere parte o tutto l'organo per normalizzare la produzione degli ormoni e alleviare i sintomi.

Gozzo: Se la tiroide è ingrossata in modo significativo e causa sintomi come difficoltà nella respirazione o nella deglutizione, la tiroidectomia può essere considerata per rimuovere parte o tutta la ghiandola e risolvere i sintomi. Tiroidite processo infiammatorio che altera il normale funzionamento della ghiandola.

Preparazione all'intervento
Preparazione all'intervento
Prima di un intervento di Tiroidectomia è importante seguire le istruzioni del medico e del team chirurgico per una preparazione adeguata.

Consultazione con il chirurgo: Colloquio e visita con il chirurgo: prima dell'intervento, ci sarà una consultazione con il chirurgo. Questo è il momento per porre tutte le domande relative alle indicazioni e discutere di qualsiasi perplessità riguardante l'intervento. Chiedete informazioni sulle procedure, sui rischi e sui risultati attesi. Non esitate a porre domande al chirurgo o al personale sanitario: è importante essere ben informati e dirimere ogni dubbio.

Esami pre-operatori: Necessari e solitamente effettuati in regime pre ricovero (alcuni giorni prima dell'intervento): analisi del sangue, visita cardiologica con elettrocardiogramma (ECG), visita ORL (otorinolaringoiatrica), valutazione anestesiologica, eventuali ecografia del collo ed RX del torace. Questi sono finalizzati a valutare le condizioni di salute generale del paziente e assicurarsi che sia idoneo all'intervento. Durante il percorso di pre-ricovero leggere attentamente il documento che contiene scheda informativa e consenso informato.

Sospensione di farmaci: Valutazione della terapia farmacologica: seguire le istruzioni del Team medico riguardo i farmaci che dovranno essere modificati prima della procedura; ad esempio alcuni farmaci come gli antiaggreganti piastrinici potrebbero richiedere una sospensione temporanea per ridurre il rischio di sanguinamento durante l’intervento.

Condividere con il medico le condizioni di salute: comunicare al medico eventuali altre patologie. È importante che il chirurgo sia a conoscenza delle condizioni cliniche che potrebbero influenzare l'intervento o la guarigione.

Digiuno: Ascoltare attentamente le istruzioni del medico riguardo l'orario in cui dovrai sospendere assunzione di cibo e liquidi (inclusi liquidi chiari - acqua) prima dell'intervento. Solitamente è necessario digiunare per almeno 8 ore prima della chirurgia per ridurre il rischio di complicanze anestesiologiche.

Come si svolge l'intervento
Come si svolge l'intervento
L'intervento di Tiroidectomia può essere eseguito utilizzando diversi approcci chirurgici secondo i casi clinici e/o le preferenze dell’operatore.
La durata di un intervento può variare, solitamente da 1 a 3 ore.
Se l'intervento consiste nella rimozione parziale della tiroide (emitiroidectomia), la durata sarà ridotta rispetto a una tiroidectomia totale, in cui viene rimossa l'intera ghiandola.
Molteplici fattori possono influenzare la durata della procedura chirurgica: le dimensioni della ghiandola, l’estensione della stessa in regione toracica, i pregressi processi infiammatori che possono determinare tenaci aderenze con i tessuti circostanti, le possibili patologie maligne, la presenza di linfoadenopatie e non ultima la conformazione del collo del paziente.
La sicurezza del paziente, l'accuratezza nella rimozione della tiroide e la gestione delle possibili complicanze sono aspetti prioritari. Pertanto, il chirurgo prenderà il tempo necessario per garantire un intervento efficace e sicuro.
Di seguito viene descritta una procedura di tiroidectomia:

Preparazione: il paziente, digiuno da almeno 8 ore (inclusi liquidi chiari - acqua), in anestesia generale (completamente addormentato e intubato durante l'intervento) viene preparato e posizionato sul letto operatorio con il collo iperesteso.

Incisione: Il chirurgico effettua un'incisione nella regione anteriore del collo, possibilmente lungo una piega cutanea naturale per ridurre al minimo la visibilità della cicatrice.

Identificazione ed esposizione della tiroide: il chirurgo individua e isola la ghiandola e i suoi vasi sanguigni, mediante strumenti chirurgici (ad ultrasuoni e/o radiofrequenze). Durante l’esecuzione della procedura si individuano (mediante utilizzo di occhiali magnificatori) e rispettano strutture nobili quali le ghiandole paratiroidi ed i nervi ricorrenti e laringei superiori (questi ultimi anche mediante l’ausilio del neuromonitoraggio intraoperatorio).

Asportazione della tiroide: Il chirurgo procede alla asportazione parziale o totale della ghiandola a seconda delle indicazioni preoperatorie.

Controllo dell'emostasi (del possibile sanguinamento): un’accurata revisione della cavità chirurgica, mediante utilizzo di strumenti che riducono la diffusione del calore, minimizzando il rischio di danneggiare tessuti circostanti, e l’eventuale posizionamento di dispositivi emostatici, consente di ridurre il rischio di emorragia peri e postoperatoria. Potrebbe inoltre essere posizionato un drenaggio nella loggia tiroidea che verrà rimosso dopo circa 48 ore.

Sutura cutanea: Il chirurgo effettua la chiusura dell'incisione cutanea mediante punti con elevato risultato estetico.

Monitoraggio post-operatorio: Conclusa la procedura, il paziente viene condotto in sala risveglio per il monitoraggio post-operatorio della durata di almeno di un’ora. Successivamente sarà trasferito nel reparto di degenza. Il personale sanitario controllerà i parametri vitali e le condizioni locali e generali del paziente. In prima giornata postoperatoria saranno effettuati controlli del calcio nel sangue e verrà somministrata terapia orale per la profilassi dell’ipocalcemia.

Degenza: Ha una durata di circa 2 giorni.

Possibili complicanze
Possibili complicanze
Le possibili complicanze dell'intervento chirurgico alla tiroide includono:

Lesione temporanea o, più raramente, permanente del nervo laringeo inferiore che innerva le corde vocali, causando alterazioni della voce.

Lesione del nervo laringeo superiore, che può causare disfonia e difficoltà nella deglutizione; complicanza solitamente transitoria.

Modificazioni della voce legate a fenomeni cicatriziali post-chirurgici.

Lesione temporanea o, più raramente, permanente delle ghiandole paratiroidi, che può causare alterazioni nel livello di calcio e fosforo nel sangue, che potrebbe causare formicolio intorno alle labbra e alle estremità degli arti. Tale evenienza viene trattata con farmaci integratori di calcio.

Emorragie intra e post-operatorie, con possibile formazione di ematoma nel collo che potrebbe richiedere un ulteriore intervento chirurgico.

Sieromi (raccolte di siero) e linforragie (fuoriuscita di linfa) nella regione cervicale (collo).

Infezione della ferita chirurgica, controllata con terapia antibiotica.

Cicatrizzazione eccessiva della cute (cheloide), che può verificarsi a causa di una predisposizione congenita o di una reazione anomala all'esposizione ai raggi solari.

Dolore nel collo e nella nuca a causa della posizione operativa (iper-estensione del collo). Il dolore può essere gestito con farmaci analgesici o fisioterapia.

Consigli pratici post-intervento di tiroidectomia
Consigli pratici post-intervento di tiroidectomia
Dopo un intervento di tiroidectomia è importante seguire alcune indicazioni per favorire la guarigione ed il recupero.

Riposo e recupero: dopo l'intervento, il paziente può muovere liberamente il collo e generalmente può riprendere le normali attività lavorative e quotidiane. Tuttavia, è consigliabile evitare sforzi fisici, che potrebbero aumentare la pressione sanguigna e causare sanguinamento, per almeno 21 giorni dopo l’operazione.

Controllo del dolore: è normale sperimentare un certo grado di dolore o disagio dopo l'intervento. Se necessario il chirurgo prescriverà farmaci per il controllo del dolore. Informa il medico se il dolore diventa eccessivo o se noti effetti collaterali.

L'ipocalcemia (bassi livelli di calcio nel sangue): può verificarsi nel periodo post-operatorio. È importante assumere correttamente la dose di calcio e/o vitamina D prescritta nel postoperatorio e monitorare i valori ematici del calcio.

Nel periodo successivo all'intervento, potrebbero verificarsi disturbi temporanei alla deglutizione e modificazioni della voce, che in genere regrediscono nel corso di alcuni mesi.

La cicatrice chirurgica può richiedere fino a sei mesi per guarire completamente, anche dal punto di vista estetico. È consigliato evitare esposizione a raggi solari diretti sulla cicatrice per alcuni mesi dopo l’intervento.

In caso di tiroidectomia parziale, è consigliato assumere un'adeguata dose di ormone tiroideo e monitorare la funzione tiroidea per prevenire complicazioni come l'ipertrofia della ghiandola residua, la formazione di noduli o un gozzo recidivo.

La compressa di L-tiroxina deve essere assunta al mattino a digiuno (lontano almeno due ore da assunzione di eventuali gastroprotettori), e il dosaggio dell'ormone deve essere controllato periodicamente tramite esami ematochimici prescritti.

Se il paziente dimentica di assumere la compressa di L-tiroxina per uno o più giorni, non ci saranno conseguenze, e non è necessario modificare il dosaggio giornaliero per compensare le dosi mancate.

Durante un'eventuale carenza di ormone tiroideo il paziente potrebbe sperimentare sintomi quali affaticamento, stanchezza e sonnolenza che regrediranno una volta modificato il dosaggio del farmaco.

Le donne in età fertile possono affrontare gravidanze e allattare, ma devono continuare la terapia ormonale sostitutiva in modo regolare per tutta la vita.

Comunicare con il proprio medico: durante la fase di recupero non esitare a contattare il chirurgo o il personale sanitario. È importante comunicare tempestivamente qualsiasi problema o sintomo che si manifesti durante il recupero.
Ricorda, queste sono linee guida generali che potrebbero variare in base al singolo caso.
Ricorda, queste sono linee guida generali che potrebbero variare in base al singolo caso.
